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"Solo pezzi di plastica"

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Ad un certo punto della vita, tutti ci chiediamo chi siamo, quali sono i nostri ideali, quali sono i nostri obiettivi, cosa ci piace, cosa non ci piace e quanto siamo cambiati, rispetto a un passato a cui a volte guardiamo con nostalgia, altre con rimpianto. Oggi, sono qui per parlare di una delle fondamenta del mio essere, nella speranza che questo articolo diventi la scintilla che riaccende il fuoco di questo blog, per troppo tempo rimasto inattivo.  Spesso non ricordo molto di avvenimenti, anche abbastanza rilevanti, avvenuti nei miei 22 anni di vita. Tendo ad avere una cattiva memoria, a dimenticarmi cose persino recenti, come se non fossero mai successe. Eppure potrei citarvi a memoria nomi di centinaia di Gormiti, o identità segrete, poteri, abilità e interessi amorosi di decine e decine di supereroi dei fumetti. Potrei spiegarvi a menadito aneddoti assurdi di sviluppo e produzione di svariate serie di giocattoli, da quelle che sono diventate istituzioni e fenomeni globali, a...

Coraline, la personificazione delle nostre paure

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Di recente ho avuto l'opportunità di leggere le pagine del noto romanzo di Neil Gaiman : un horror fantasy per ragazzi pubblicato il 2 luglio 2002 e dedicato alla figlia come dichiara nelle ultime pagine: "Più di dieci anni fa ho iniziato un romanzo per ragazzi. Lo volevo scrivere per mia figlia, Holly, che all'epoca aveva cinque anni. Sapevo già che la protagonista sarebbe stata una ragazzina, e che si sarebbe trattato di un libro piacevolmente terrificante." Ed è così che nacque Coraline , un racconto eccezionale che narra le avventure di una bambina perspicace, furba e curiosa che riuscirà a sconfiggere le numerose avversità per salvare i suoi genitori. Più tardi nel 2009 Henry Selick diresse Coraline e la porta magica film d'animazione realizzato in stop-motion prodotto da Laika Entertainment regalando l'opportunità di conoscere questo capolavoro a un pubblico più vasto. Quell'impermeabile giallo divenuto così iconico nel corso degli anni (citato p...

God of War Ragnarök: Valhalla, tra combattimenti all'ultimo sangue e psicoterapia

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(Seguono SPOILER sulla narrazione dell'espansione gratuita "Valhalla" di God of War Ragnarök)  Succede ogni tanto, in un'industria potente e blasonata come quella videoludica, che una casa di sviluppo abbia veramente a cuore la missione puramente artistica di raccontare una storia, e raccontarla bene. Succede anche meno spesso, però, che questa missione venga sottoposta ai giocatori con la forma di un'aggiunta totalmente gratuita a uno di quei giochi così belli e ben fatti che già da soli facevano quasi gridare al miracolo. Così si configura l'operato di Santa Monica Studios, che negli ultimi anni ha preso le redini di una delle saghe videoludiche più amate, God of War, e l'ha fatta virare verso una direzione che favorisse, oltre al sempre eccellente gameplay, una narrazione ancora più adulta, matura, profonda e stratificata . Da questa prospettiva nascono God of War (2018) e God of War Ragnarök, due titoli che approfondiscono l'epopea dello spartan...

Perché Barbie ci serve, oggi più che mai

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Mentre le sale si riempiono ad ogni orario per recuperare il nuovo film di Barbie, ho voluto condividere una riflessione attenta sui temi affrontati dal film. Ecco quindi il mio modesto punto di vista. Da Hollywood non ci si può certo aspettare di vedere spesso prodotti che riflettano, in maniera cinica, schietta, reale, la complessa stratificazione sociale e le disparità che alcune categorie vivono ogni giorno in tutto il mondo. Per questo, quando arriva una regista come Greta Gerwig, con un film come Barbie, l'effetto è sicuramente sorprendente. Esattamente come feceThe Lego Movie qualche anno fa, sorprendendo critica e pubblico in maniera estesa e universale, Barbie usa una formula simile per partire da una delle linee di giocattoli più longeve e importanti della storia, e tessere una trama inaspettatamente profonda e strabordante di riflessioni socialmente rilevanti, in mezzo al marasma di citazioni ai veri prodotti e alle gag che ne derivano.  Per quanto possa sembrare strano,...

La Sirenetta e il rapporto conflittuale con i vari live-action Disney

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Ho recentemente visto in sala La Sirenetta, e mentre il film continua a sbancare al box-office mondiale, io continuo a chiedermi: “ne avevamo davvero bisogno?” Nella vita mi sono sempre ritenuto un enorme appassionato e stimatore di quasi tutto ciò che l’azienda fondata da Walt Disney ha prodotto negli anni: parliamo di decine di anni pregni di capolavori d’animazione che, a volte come cortometraggi e a volte come pellicole di lunga durata, stupivano tutti e portavano innovazione, creatività, e, spesso, rivoluzione artistica.  Ma attualmente ci troviamo nel ventunesimo secolo, e, forse complice il tempo che ci ha resi adulti, quella magia Disney non riesco proprio a percepirla più. Questo perché negli ultimi anni si è notato, oggettivamente, un impoverimento della qualità dell’offerta da parte dei prodotti Disney, in favore di quantità e guadagni facili. Di cosa parlo? È ormai sotto gli occhi di tutti che ormai la politica Disney comprende  (e favorisce, purtroppo) progetti c...

Walt Disney e l’importanza del topo che cambiò il mondo

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(Questo articolo è stato originariamente pubblicato su Il Settimanale di Bagheria. In quanto autore unico, avevo il piacere di pubblicarne una versione leggermente modificata anche qui). Oggi si parla di “ Topolino: La storia di un topo ”, un documentario recentemente prodotto per Disney+. Ora, premettendo che sia una visione veramente commovente e leggermente romanticizzata, mi trovo completamente spiazzato dopo aver riflettuto di nuovo sull’importanza di un’icona mondiale che da sempre amo, guardo e leggo. Prima di essere associato al consumismo, alle grandi aziende, al capitalismo e chi più ne ha più ne metta, quel piccolo topo di campagna era rappresentazione tangibile di innovazione artistica (e tecnica). Era simbolo di caos, libertà, genuina ammirazione. Ben prima di diventare mito dei fumetti italiani (solo qui, infatti, possiamo vantare il settimanale di Topolino, pregio italiano unico in tutto il mondo) questa leggendaria creatura nasce nei ruggenti anni ‘20 dalle menti di un ...

Across the Spider-Verse al cinema: perché abbiamo ancora bisogno dell’Uomo Ragno

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La gente non sa. Tutti quelli che si limitano a guardare i film proposti dai Marvel Studios (che sempre di più dominano il botteghino), illudendosi di star vedendo cose incredibili, non capiscono quanto stiano divorando, nella maggior parte dei casi, la versione masticata, già digerita e poi sputata di personaggi e storie che nel materiale di partenza (i fumetti) hanno una dignità, uno spessore e un livello molto più alto di quanto questi film da popcorn, per famiglie, siano mai stati, escluse alcune eccezioni (la trilogia dei Guardiani). E poi magari si convincono che il cinema sia solo quello. Non c’è assolutamente nulla di male nell’intrattenimento che ha il solo scopo di intrattenere, ma è bene sapere e riconoscere che ci sia tanto di più, e che l’arte cinematografica può donare cose ben più preziose .  Infatti, nel 2018, arriva a sorpresa Spider-Man: Into the Spider-Verse . Con questo film, la Sony Pictures Animation inventa una nuova tecnica d’animazione e riesce a portare ...